Orologiaio inglese. Lavorò alle dipendenze di Carlo I. Era specializzato
nella costruzione di orologi sui quali era possibile leggere l'ora anche di
notte. In un orologio da tavolo a mensola, dal coperchio movibile, veniva
inserita una lampada. Un'apertura semicircolare era sopra il quadrante, formato
da numeri romani perforati, attraverso cui filtrava la luce che li metteva in
evidenza. Una fessura sopra l'apertura serviva da lancetta (XVII sec.).